Cura le tue gengive e controlla il diabete: se hai problemi gengivali, pericolosi batteri possono diffondersi nel corpo aggravando la gestione del diabete. Se sei affetto da tale patologia, potresti avere maggiori difficoltà nel controllare la salute gengivale.
QUANDO IL SORRISO È A RISCHIO: DIABETE E GENGIVITI.
È assolutamente fondamentale NON TRASCURARE MAI L’IGIENE ORALE, questo sia che ci si trovi in età infantile/adolescenziale, sia in età adulta; tutto ciò soprattutto se si soffre di diabete di tipo 2.
Tale patologia rischia di svilupparsi in maniera raddoppiata per chi soffre frequentemente di infezioni orali, specie se gravi come la periodontite. Le gengiviti e/o altre patologie riguardanti i tessuti intorno ai denti possono verificarsi tre volte più frequentemente in soggetti che presentino il diabete di tipo 2 rispetto a persone che non ne soffrano. Il risultato che si ottiene vede il diabete di tipo 2 rendere più rischiosa la contrazione di patologie orali e, come in un circolo vizioso, l’infezione delle gengive può far scaturire un innalzamento della glicemia.
DIABETE E MALATTIA PERIODONTALE: UN “BINOMIO MALEFICO”.
Quando i tessuti che circondano i denti (il cosiddetto periodonto) e la gengiva vengono distrutte da una malattia cronica e infiammatoria siamo in presenza della MALATTIA PERIODONTALE (abbreviato in PD). Tale infezione cronica ha un’incidenza marcata negli adulti e oltre il 22% dei soggetti affetti da diabete di tipo 2 ne è colpito. La PD si sviluppa in due forme principali, la gengivite e il periodonto, che rappresentano il risultato della placca batterica, la quale, crescendo, distrugge i tessuti in questione. Un altro fattore importante nello sviluppo della PD consiste nella risposta infiammatoria individuale, ne consegue che si verificherà un alto rischio di ammalarsi per chi soffre di cronicità quali diabete, malattie cardiovascolari, obesità e broncopneumopatia cronica ostruttiva.
Anche studi epidemiologici condotti negli anni evidenziano il fatto dell’aumentata incidenza, prevalenza e acuità di periodontite nei soggetti adulti con diabete di tipo 2. Inoltre, all’aumentare dell’età aumenta anche l’incidenza di PD, con frequenza e intensità più rilevanti a livello di complicanze sistemiche per i diabetici di tipo 2.
DALLA BOCCA PASSA UNA BUONA PREVENZIONE DEL DIABETE.
È questo l’assunto finale sia di un simposio svoltosi a Washington che di un seminario tenutosi a Barcellona nel 2015, promossi entrambi dal Joslin Diabetes Center. In queste sedi si è rilevato che il peggioramento del controllo glicemico nelle persone diabetiche è correlato all’infiammazione grave delle gengive, la quale può portare persino alla perdita dei denti se trascurata.
Ciò avviene perché la saliva è attaccata dallo zucchero presente nel sangue; se la quantità di zucchero è troppo elevata, lo smalto dentario viene danneggiato perché i batteri, prosperando nel tempo, lo erodono e favoriscono infezioni e fungine (il “mughetto” dovuto alla candida che agisce su lingua e mucosa orale), lesioni, infezioni gengivali nonché alitosi cronica. Avviene anche che, sempre i batteri, entrino nella corrente circolatoria direttamente dalle sacche infiammate della bocca e così possano attivare le cellule della difesa immunitaria che andranno a produrre citochine, responsabili di fenomeni di insulino-resistenza che possono influire sui livelli di glicemia, sulla salute del cuore e vasi sanguigni. Per contro le infezioni e lo sviluppo nel tempo di una parodontite, unitamente ai danni arrecati alle gengive, sono favorite dall’iperglicemia e l’infiammazione diffusa di una persona con diabete di tipo 2 mal controllato. Inoltre, compensare in maniera inefficace il diabete ha la conseguenza di complicare seriamente la guarigione dalle infezioni del cavo orale. Il professore di microbiologia e biologia orale della Buffalo University, Robert Genko, fa notare come, su circa 387 milioni di persone che soffrono nel mondo di diabete, nei paesi occidentali, dal 40 al 60% degli adulti soffre di parodontite.
GLI STUDI
Alla luce di ciò, la comunità scientifica è unanime nel valutare che la salute dei denti possa essere un indice a cui rifarsi nel caso insorgessero problematiche (rossori, gonfiori, dolori, sanguinamento continuo, ritiro delle gengive negli stadi più avanzati) e quindi considerarla in un futuro prossimo come vera e propria opportunità diagnostica. Un altro fattore di rischio è il fumo, accentuando infatti gli effetti negativi dell’iperglicemia sulle gengive infiamma la parete dei vasi con la diretta conseguenza che proprio alle gengive non affluisca bene il sangue ritardandone la guarigione ove fossero infiammate e infette. Questa situazione può rappresentare un campanello d’allarme per stilare delle diagnosi per persone con un diabete non diagnosticato o in condizione di prediabete.
Alcuni studi sottolineano che verosimilmente migliora la sensibilità all’insulina perché si tratta in modo adeguato la periodontite che a propria volta determina un miglioramento del controllo glicemico.
Sia le malattie periodontali che il diabete hanno un decorso cronico ma in ogni caso sono trattabili e monitorabili mediante trattamenti a lungo termine per assicurare in prospettiva futura migliori condizioni di salute. La sensibilizzazione anche dei dentisti e operatori dentali è l’obiettivo fondamentale del Joslin Diabetes Center nel promuovere periodicamente simposi e meeting dove si trasmetta una corretta informazione sulle connessioni tra il diabete di tipo 2 e la malattia periodontale, per poter così agire in prevenzione efficacemente attraverso strategie di screening per la cura dei pazienti.
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