In linea di principio, la protesi deve essere cambiata ogni 5 anni, soprattutto a causa del riassorbimento di gengiva e osso e dell’usura. Con il passare del tempo infatti, le creste ossee edentule vanno incontro ad un fisiologico riassorbimento che causa la minore aderenza della protesi e la sua mobilità. Se il difetto è di piccola entità si può sopperire con le paste adesive, ricordandosi di usarle sempre in quantità ridotte e in tre-quattro punti della protesi, mai sul palato, altrimenti conviene rivolgersi all’odontoiatra di fiducia il quale valuterà se è possibile colmare la discrepanza con una ribasatura ottenendo un risultato di nuovo soddisfacente.
Chi porta una protesi dentale deve farla controllare dal dentista almeno una volta all’anno. Solo lui è in grado di prevenire i problemi o di porvi rimedio.
Ecco i segni inequivocabili che ci fanno capire che è ora di cambiare la protesi:
- la dentiera aderisce con minore precisione alle gengive;
- si muove;
- la masticazione è fortemente compromessa;
- la dentiera provoca occasionalmente dolore o fastidio.